sabato 1 febbraio 2014

VENTAGLIO DI CULTURE: "Tra i ghiacci"

Ebbe sì, siamo arrivati all'ultimo articolo di VENTAGLIO DI CULTURE, preparatevi dunque ad un ultimo viaggio, andremo molto ma molto lontano. Dal titolo sicuramente non vi sarete aspettati le spiagge del Madagascar, infatti andiamo in Groenlandia. Vedremo da vicino un popolo misterioso e da sempre osservato con molta curiosità: quello degli Inuiti.



Popolazione dell'America Settentrionale un tempo stanziata dal Labrador all'Alaska, fino alle zone estreme della Siberia orientale; oggi si trova in Groenlandia e lungo le coste artiche del Canada, dell'Alaska e della Siberia nordorientale (siamo leggermente lontani da casa).Durante la stagione invernale, prima degli anni '70, gli Inuit vivevano in case di ghiaccio chiamate igloo che avevano la forma di una cupola sferica a pianta circolare ed erano costruite con blocchi di ghiaccio incastrati perfettamente tra di loro a formare una volta. Vi si accedeva grazie ad un corridoio basso fatto anch'esso di neve e sulla parete di fronte a questo vi era una finestra, chiusa con una sottile lastra di ghiaccio o con pelli di foca. L'interno era foderato e ricoperto con varie pelli di differenti origini.La capacità degli Inuit di adattamento a un ambiente freddo e difficile è legata alla loro particolare abilità nel costruire attrezzi e altri utili accorgimenti da ogni tipo di materiale.

Vestiti di pelli, arpioni d'avorio o di corno, con lame di pietra, pattini di slitte infatti all'occorrenza con strisce di carne gelata sono esempi dell'adattamento indigeno ai materiali naturali. Molto particolare è la loro tradizione degli oggetti tradizionali in avorio o in altri materiali, tramandati di generazione in generazione. Rimante un popolo molto misterioso che nonostante l'attuale contatto con la civiltà conserva le sue tradizioni. 

LINK DELLA PUNTATA RADIO:http://www.spreaker.com/user/mychela/ventaglio-di-culture-tra-il-ghiaccio

Qui finisce la nostra serie di viaggi attraverso continenti e nazioni, abbiamo visto come in realtà è proprio vero che facciamo tutti parte di un unico ventaglio.

_Michela_