martedì 22 dicembre 2015

Viaggiare ma...Dove? E perchè?

Abbiamo viaggiato per molto... Viaggiato... Che significa?
Spostarsi? Scoprire? Visitare? O nessuno di questi è il significato di questa parola?
Il viaggio è molto probabilmente una delle più antiche pratiche dell'umanità. Cambiamo la nostra posizione sul pianeta, sorvolando oceani o cavalcando autostrade infuocate dai venti caldi. Tutto per arrivare in luogo, lontano o vicino, simile o differente da casa nostra.


Il perchè del nostro viaggiare è impossibile da dare per unico. Personalmente ho sempre pensato che esistano tre motivi principali:
1-Per scoprire qualcosa;
2-Per conoscere qualcuno;
3-Per ritrovare se stessi.
Secondo il primo motivo, lo facciamo per conoscere nuovi Paesi, nuove realtà, nuove culture. E' il caso in cui l'uomo viaggia per farsi travolgere dalla sete di curiosità e dal piacere della scoperta. Per il secondo, lo facciamo per ampliare le nostre conoscenze, per seguire o raggiungere una persona a noi cara, per diminuire la distanza tra due conoscenti. E infine, per il terzo motivo: viaggiamo perchè ciò che siamo e perchè esistiamo ancora ci è chiaro quanto lo è la fisica quantistica per un bambino di 4 anni.
Ed è proprio questo ultimo motivo che fa partire un altro elenco, un'altra divisione, quest volta riguarda però i tipi di viaggio:
a-Il viaggio fittizzio;
b-Il viaggio necessario;
c-Il viaggio rivoluzionario.
Il tipo a è quello più frequentato, basti pensare all'intero turismo in tutte le sue sfaccettature, pertanto non necessita molta attenzione in questo post. Il tipo b è anche molto sbrigativo da trattare poichè si parla di viaggi e spostamenti mossi dal lavoro o da persone care a noi che necessitano aiuto. Anche il questo caso è l'ultimo elencato il nostro diretto interessato: il tipo c. Questo prototipo di viaggio per la maggior parte delle volte non parte come tale, ma riesce a scoinvolgere la nostra vita, creando una specie di nodo stretto nella nostra linea temporale. Ricorderemo sempre il messo di trasporto con cui abbiamo fatto quel viaggio, i paesaggi scrutati e le persone che abbiamo incontrato sul cammino.


E sapete qual'è il bello? Il bello è che questo è l'unico tipo di viaggio dove la meta conta poco e niente, è tutta quella fatica e quella strada fatta che rappresenterà questa rivoluzione. Io ho sperimentato tutti e tre i tipi di viaggi, per quanto riguarda il terzo, è quello che ha fatto si che il mio cuore rimanesse in Norvegia. E' stato il viaggio che mi a spinto di dire "lì io ho lasciato qualcosa ci devo tornare", ma non solo quelli, ce ne sono anche altri, ma non vi voglio tediare. Quello che voglio comunicarvi con questo post è: non banalizzate e/o sottovalutate i viaggi, perchè possono sempre sorprendervi. Pertanto cercate di non scordarli scattando foto o scrivendo su di essi, fate si che siano come delle impronte che rimangono lungo la vostra vita. Un libro che tratta di viaggi rivoluzionri è "Wild" di Cheryl Strayed che io vi consiglio nonostante lo debba ancora leggere, sarà infatti il mio auto-regalo di Natale (su questo ci torneremo nel prossimo post XD). Spero che nel prossimo treno, aereo o autostrada che prenderete penserete: "questa si che sarà un'avventura", perchè questa è la cosa più bella che si può fare di un viaggio: renderla un'avventura.



Con gli auguri di un buon proseguimento nel viaggio della vostra vita,
_Michela_

domenica 20 dicembre 2015

Avviso!

Perdonate ma volevo avvisarvi che la puntata di MilkShake radio di oggi sarà spostata a data da destinarsi (forse 22 o 23 dicembre). Volevo aggiungere che il post relativo alla puntata svoltasi ieri verrà pubblicato quasi sicuramente domani. Come al solito mi sono immortalata per i miei spostamenti dell'ultimo minuto. Ma credetemi, preferisco che i post e le puntate radio siano posticipate e organizzate bene, che non fatte di fretta e male. Mi scuso veramente con tutti voi, e mi raccomando se avete perso la puntata precedente di MilkShake radio potete rimediare andando sul link in fondo al post. Vi auguro un sereno e felice proseguimento di serata.

La vostra blogger ritardataria,

_Michela_

Ecco il link della puntata inerente ai viaggi svoltasi ieri di MilkShake radio: "Mai sentito parlare di....Viaggio?"

lunedì 16 novembre 2015

E' ora di ingranare la marcia

Salve lettori, spero che abbiate dato un'occhiata al testo sotto il titolo del blog, perché è esattamente la descrizione dello spirito con cui voglio ricominciare e rimettermi in carreggiata.
Mi sarebbe piaciuto ricominciare con spirito di gioia e grande iniziativa, ma purtroppo il mio primo desiderio non potrà essere avverato: non posso ignorare gli accaduti dei giorni passati. Devo essere franca, non me la sento di scriverci un post per il semplice fatto che non mi ritengo abbastanza capace di analizzare la situazione mantenendo un punto di vista assolutamente freddo e giornalistico. 
Ma nonostante questo, vi invito a riflettere molto e soprattutto a comprendere come non dimenticare sia il primo obiettivo dell'umanità nel momento in cui il suo principale diritto, il diritto alla vita viene meno. Voglio anche invitarvi a riflettere su come questi eventi siano realtà d'ognigiorno in Africa, e di come vengano ignorati fino a quando non toccano suolo europeo.
Credo che su una cosa siamo tutti d'accordo, siamo tutti colpevoli, non abbiamo nessun alibi o nessuno scudo che ci possa impedire di abbassare ancora una volta lo sguardo e andare avanti. Dopo questa parentesi, vi porgo un un ultimo invito: quello alla visione del video alla fine di questo post, video che il mio professore di religione ci ha fatto visionare in classe (e lo ringrazio per questo).
Chiusa la parentesi sulla tragedia, vorrei aprire quella che riguarda la riattivazione di questa macchina digitale: il nostro blog. Ci sono varie tematiche in elaborazione che, con mia grande sorpresa, riescono a toccare punti che io non avevo mai affrontato. Perciò carissimi lettori, non avete idea di come mi sia mancato poter pigiare velocemente le lettere della mia tastiera per dialogare con voi, o di come mi sia mancata la web radio che spero sempre di poter riprendere ma..... Con calma, una cosa alla volta. Il titolo di questo articolo dice tutto, "è ora di ingranare la marcia", ebbene signori, sono onorata, felice ed entusiasta di poterla di nuovo ingranare per poter partire verso un nuovo ed avventuroso viaggio con tutti voi.

La vostra solita, stramba e assenteista,
_Michela_


Ecco il video citato nel testo:
PARIS UNDER ATTACKS: the history behind